Autobiografia
Da bambina mi soffermavo a guardare il cielo per ore chiedendomi:
Chi sono? Cosa ci faccio qui?
Ho sempre avuto una natura dotata di ispirazione, di fluida immaginazione e di profonda sensibilità, insieme ad una grande capacità empatica che non è stato facile gestire, soprattutto da piccola, perché come una carta assorbente accoglievo in me umori, emozioni e tutto ciò che fluttuava nell’aria.
Per anni sono rimasta intrappolata nella mia grande timidezza e insicurezza, avvertendo un conflitto tra la mia necessità di sicurezza, stabilità e il desiderio di libertà. Così, per soddisfare la mancanza di libertà, mi sono creata un luogo nella mia mente dove poter andare a nascondermi e viaggiare ogni qualvolta lo desiderassi, un mondo incantato dove poter plasmare la realtà attraverso la fantasia.
All’età di 20 anni, dopo essermi diplomata, ho scelto di sperimentare me stessa attraverso il matrimonio con il mio attuale marito che ringrazio per avermi permesso di crescere in modo esponenziale senza mai ostacolarmi nella ricerca di me stessa. Dentro al matrimonio per anni ho goduto della sensazione di sentirmi protetta e ho soddisfatto il bisogno di casa, di famiglia, di sicurezza, ricevendo il dono di due grandi anime, i miei figli. Ho trascorso i primi 40 anni dedicandomi al mio lavoro, ma dando la priorità alla famiglia, convinta e pienamente soddisfatta del mio ruolo di moglie e mamma, imparando molto bene che cosa significa aiutarsi e dedicarsi a qualcuno che ami con tutta te stessa.
Ogni tanto, però, ritornava in superficie quella prorompente domanda che custodivo nascosta nella mia parte più profonda: “Chi sono?”.
Mi sentivo richiamata dentro da un forte desiderio che aspettava di manifestarsi e allo stesso tempo non sapevo dove cercare.
Cercavo al di fuori di me le risposte , ma la sensazione che mi tornava era quella di incontrare muri enormi e di arrampicarmi sugli specchi. Non ero ancora in grado di comprendere che gli ostacoli erano le mie paure.
A 40 anni mi arrivò un grande dono, l’ incontro con un grande Maestro e la meditazione, che mi permise di portare l’attenzione dentro anziché fuori. Finalmente cominciarono ad arrivare le risposte alle tantissime domande, ma soprattutto cominciai piano piano a sperimentare il silenzio della mente. E mano a mano che la mente si calmava, le paure cominciavano a lasciare spazio ad un grande senso di libertà e di appagamento.
A un certo punto della mia vita mi venne comunicato che avevo un compito, quello di aiutare le persone ad integrare i propri talenti nel riconoscimento di “ciò che si è”.
All’ inizio mi sembrava un’ impresa impossibile ,ma per qualche “strana” coincidenza mi trovai a frequentare dei seminari e quasi per gioco entrai nel ruolo di colei che aiuta le persone a valorizzare le proprie risorse.
E più incontravo e sperimentavo discipline varie e più sentivo aumentare il desiderio di poter essere di aiuto agli altri.
Ciò che mi appartiene da sempre è un grandissimo senso di curiosità tipica dei bambini, il desiderio di ricerca, di esplorare e conoscere la vera realtà, una specie di fame insaziabile di conoscenza , accompagnata da una profonda sensibilità e uno spirito tenace.
In principio la sensibilità, che oggi è il mio punto di forza, non è stata facile da incanalare, mi sono scontrata con il giudice che era in me: avevo paura di sbagliare e di non fare mai abbastanza, fino a quando ho compreso che anche in questo atteggiamento permane ancora l’ego.
All’ inizio del 2008 ho incontrato il ThetaHealing®. Questa esperienza mi ha regalato una nuova forza che mi ha trascinata dentro ad un vortice; più mi abbandonavo e più tutto accadeva, fino a ritrovarmi ad insegnare. Ero sorpresa di me stessa, io proprio io con tutta la mia timidezza potevo espormi , comunicare con gli altri, essere un tramite per le altre persone; qualche cosa di meraviglioso era successo!
Finalmente mi sentivo parte del tutto!
Successivamente ho conosciuto il Neuro-Training® che mi ha permesso aumentare la qualità della mia vita e di avere un maggior equilibrio con me stessa e l’universo ; ho imparato ad esercitare l’organismo ad utilizzare le proprie capacità, a valorizzare le proprie risorse per trovare nuove soluzioni e a sviluppare nuove competenze.
Crescere e conoscere sono ormai inevitabili nella vita, ciò che sento però importante è l’allenamento costante ad essere attenta a sostare nell’ “io sono” piuttosto che nella zona dell’ ”io faccio” per non confondermi tra il dentro e il fuori.
Vorrei comunicare che spesso le nostre capacità sono ben protette da enormi strati di convinzioni limitanti, per quanto mi riguarda ciò che mi ha permesso di arrivare alla persona che sono oggi è stata la mia fame di sapere unita alla trasparenza e ad uno spirito tenace, che ha imparato a rialzarsi sempre.
E quindi se ci sono riuscita io anche voi potete farlo!!
Voglio cogliere l’opportunità di onorare e ringraziare tutti i miei insegnanti perché ognuno ha donato una perla di saggezza alla mia collana.